“Vi porterò con me nel mio viaggio dall’inferno al paradiso; come per ogni pellegrinaggio verso un luogo sacro, poco importa quanto sia battuto il sentiero, ognuno percorre un cammino che nessuno ha mai attraversato prima”: così scriveva Sergei Polunin nel presentare il progetto di Metànoia, che come ogni vero viaggio sta cercando la propria strada fra gli ostacoli di questo annus horribilis.

E se si è reso necessario posticipare al 2021 la prima mondiale di Metànoia – commissione di Ravenna Festival per una coreografia tripartita tra Inferno, Purgatorio e Paradiso – le parole di Polunin sono il miglior viatico per il ritorno in scena, dal 4 al 10 novembre, della Trilogia d’Autunno. Il progetto di Cristina Mazzavillani Muti, che dal 2012 ha esteso la programmazione ai mesi autunnali, si compie quest’anno nel segno del viaggio dantesco, sempre così vero e attuale, ultraterreno ma anche terreno, impregnato di un’umanità dolente. Nell’anno delle celebrazioni per il settimo centenario della morte del Poeta, la manifestazione, per la quale vita e opera di Dante sono da sempre motivo ispiratore, sviluppa la formula di “trittico” nel linguaggi della danza, della musica e della parola poetica e propone un viaggio nell’Anima, un cammino alla ricerca del Sé perduto.

Tale è il viaggio di Faust rapsodia, al Teatro Alighieri il 7, 9 e 10 novembre: la nuova produzione, che si avvale della regia di Luca Micheletti e della direzione di Antonio Greco alla guida di Orchestra e Coro Cherubini, combina il Faust goethiano alle scene musicate da Robert Schumann. Se qui il percorso è simboleggiato, secondo il modello medievale, nel culto della Donna come principio di redenzione, l’azione scenica Quanto in femmina foco d’amor, una meditazione sulle figure femminili della Commedia alle 19.30 nella Basilica di S. Francesco, è il punto di partenza del cammino iniziatico.

Per Pas de deux for toes and fingers, al Pala De André dal 4 al 6 novembre, la diva delle punte Svetlana Zakharova sposa invece la propria arte al violino solista del compagno Vadim Repin – lei affiancata dai colleghi del Bol’šoj Denis Rodkin, Mikhail Lobukhin, Jacopo Tissi e Denis Medvedev; lui dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Il programma è una galleria di preziose miniature coreografiche e musicali, ognuna destinata a illuminare il virtuosismo dei protagonisti.

La Trilogia d’Autunno, appuntamento conclusivo della XXXI edizione di Ravenna Festival di cui Eni è partner principale, è resa possibile dal sostegno del Comune di Ravenna, della Camera di Commercio, della Regione Emilia Romagna e del Ministero per i beni e le attività culturali, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Copura, sponsor Intesa Sanpaolo.

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Info e prevendite (Zakharova-Repin dal 26 ottobre): 0544 249244 www.ravennafestival.org
Biglietti per Pala De André e Teatro Alighieri: 40 Euro (I settore), 20 Euro (II settore). Il biglietto per il Teatro Alighieri include l’ingresso alla Basilica di San Francesco.
Carnet due spettacoli con riduzione del 15%.
Speciale giovani: under 18 e universitari 50% tariffa; under 14 5 Euro accompagnati da un adulto.
I biglietti possono essere acquistati online su ravennafestival.org, telefonicamente (0544 249244) e presso la Biglietteria del Teatro Alighieri (solo su appuntamento prenotando allo 0544 249244, lun-sab 9-13); presso tutte le filiali La Cassa Spa e uffici IAT.