Dante di tutti o di nessuno, patrimonio intoccabile o cultura viva, attiva? Il Festival risponde anche quest’anno con Giovani artisti per Dante, l’appuntamento quotidiano agli Antichi Chiostri Francescani, accanto alla Tomba del poeta, dal 1 giugno al 5 luglio alle 11 della mattina. I protagonisti sono studenti, attori, musicisti, danzatori; sono realtà creative del territorio o hanno partecipato al bando internazionale omonimo, distinguendosi fra le decine di proposte presentate. E, di settimana in settimana, sveleranno cinque prospettive sull’universo dantesco, al crocevia fra storia e immaginazione, poesia e musica, corpo e anima. In collaborazione con Comune di Ravenna, Società Dante Alighieri e Società Dantesca Italiana, e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che mette a disposizione i Chiostri di sua proprietà, Giovani artisti per Dante è offerto al pubblico di cittadini e visitatori al prezzo simbolico di 1 euro.

Dante: sommo, irraggiungibile, inarrivabile; padre della lingua italiana, pilastro della letteratura di tutti i tempi, di tutti i luoghi; autore di un’opera che riflette e contiene il mondo intero, umano e divino. Ma anche Dante: nella lingua che parliamo ogni giorno, nelle idee, nelle opinioni; profilo inconfondibile di una cultura che ancora conquista il cuore e l’immaginazione di persone di ogni tradizione, di ogni Paese. Lo sguardo di Ravenna Festival – che della storia della città ha fatto la chiave di volta della propria identità – è già puntato sul 2021, quando ricorreranno i 700 anni dalla morte del poeta: con Giovani artisti per Dante, quest’anno alla terza edizione, il Festival pensa e ripensa Dante – non lontano, ma vicinissimo.

Venerdì 1 giugno apre la rassegna 21. La profezia di Dante (repliche fino al 7), con cui si rinnova la collaborazione con il Liceo Artistico “Nervi-Severini”: in scena un’ideale incontro fra poeti – Lord Byron e Dante – ma anche fra epoche ed estetiche distanti, per riflettere sulla natura del caso e dell’arte attraverso gli strumenti del teatro, della musica, della scenografia, della performance. Caronte…ad astratti furori (8-14 giugno) è un ritratto danzato del famigerato nocchiero incaricato di condurre le anime nell’Ade, un assolo – presentato in collaborazione con Cantieri Danza e già vincitore del bando Danza Urbana XL – creato dal coreografo siciliano Stellario Di Blasi e costruito sulle misure dell’interprete 21enne Danilo Smedile. Al ricorrere dell’ottantesimo anniversario dell’emanazione delle leggi razziali in Italia, Dante ad Auschwitz (15-21 giugno), è un momento di memoria artistica presentato dalla Compagnia Exire all’incontro fra Odissea di Omero, Commedia dantesca e la tragedia della Shoah nelle parole di Primo Levi, una prova teatrale arricchita da violino e danza. Dopo il confronto con la storia e la letteratura, Dante Is Back (22-28 giugno) della compagnia Satiri di Storie catapulta il poeta nel 2018 per riflettere sui ritmi frenetici della nostra epoca e la percezione del tempo, lontanissima da quella di Dante: nel terzo millennio anche Beatrice può diventare una popstar. Concludono la rassegna gli EQU con Durante (29 giugno – 5 luglio): il Festival ha commissionato al gruppo di Santa Sofia – con alle spalle tre album, un salto a Sanremo e importanti collaborazioni anche in campo teatrale – un’opera contemporanea dedicata alla Commedia. Il risultato è un viaggio attraverso l’inconscio, dove la parola è la vera protagonista; per questa creazione surreal-musicale Gabriele Graziani e Vanni Crociani saranno affiancati da sei versatili musicisti.

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