Bellini e Wagner (anno secondo)
16 giugno – 23 luglio 1994

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Ravenna Festival 1994 si svolgerà dal 16 giugno al 23 luglio proponendo ben 27 serate di spettacolo tra opera, teatro musicale, concerti sinfonici e cameristici, balletto, ospitate da alcuni dei luoghi più suggestivi del patrimonio monumentale e teatrale della città. La produzione di punta di quest’anno sarà “Norma” che completa il tema “Bellini e Wagner” sviluppato nell’edizione ’93. Un risultato sicuramente positivo, non solo perché il Festival si ripresenta con una produzione operistica, ma perché lo fa in una prospettiva di altissimo livello, con la direzione di Riccardo Muti e la coproduzione dell’allestimento con due teatri di riferimento nel panorama italiano: il Comunale di Firenze ed il Comunale di Bologna. Dopo le recite di Ravenna nel luglio 1994, infatti, verranno le riprese di Firenze e di Bologna rispettivamente nel febbraio e nel maggio del 1995.

L’allestimento è firmato da Stefano Vizioli, giovane regista italiano emergente, segnala tosi per molte produzioni di successo, che debutta alla Scala il 22 marzo con la regia del Don Pasquale. Le scene sono di Susana Rossi-Jost, i costumi di Anne Marie Heinreich.

L’inglese Jane Eaglen debutterà nel ruolo di Norma, mentre Vincenzo La Scola ed Eva Mei saranno, anch’essi per la prima volta, Pollione e Adalgisa.

Il Festival ’94 propone poi il secondo segmento del progetto “Divina Commedia” con I Magazzini di Federico Tiezzi. Dal Paradiso dell’anno scorso-in San Vitale, si passa quest’anno al Purgatorio, sempre con una collocazione particolare, nella chiesa di San Romualdo. Saranno utilizzate musiche di Luigi Nono.

Altra produzione, il Don Chisciotte in collaborazione con Ravenna Teatro. Un’operazione dedicata interamente ai giovani: giovani il regista, lo scenografo ed il compositore che dirigerà anche l’ ensemble strumentale che mette in scena l’opera. È la revisione di un testo di Manuel de Falla per cantanti e burattini ispirato a Cervantes il cui titolo originale è “El retablo de Maese Pedro” (Il teatrino di mastro Pietro). A Roberto Solci, giovane compositore cremonese che ha già collaborato con successo con il Festival, è stato affidato il compito di riscrivere El retablo adattandolo ad una situazione drammaturgica più complessa. Così l’originale di de Falla, diventerà un’opera di oltre un’ora ribattezzata Don Chisciotte.

Al Teatro Masini di Faenza, altra splendida struttura del patrimonio teatrale provinciale, si terrà invece lo spettacolo di Micha van Hoecke. Nella prima parte van Hoecke riproporrà Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi, tratto da “Le combat”. Nella seconda parte, con la partecipazione straordinaria di Luciana Savignano, presenterà la creazione intitolata “Alla memoria” su musiche di Gustav Mahler ed ispirata ai Kindertotenlieder, che nasce appositamente per il Festival ed è presentata in prima assoluta.

Si rinnova, poi, la consuetudine dei grandi concerti sinfonici. I Wiener Philhannoniker saranno per la seconda volta al Festival, nel1992 alla Rocca con Muti, nel1994 al Pala de André con Seiji Ozawa. E ancora la Staatskapelle Dresden, per la seconda volta nella nostra città: nel ’91 con Maazel, quest’anno con il suo direttore musicale Giuseppe Sinopoli. A seguire la Philhannonia Orchestra con Myung Whun Chung per la prima volta alla guida del complesso londinese e la Filarmonica della Scala diretta da Wolfgang Sawallisch. Infine, il grande concerto di chiusura con il Coro e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino con due esecuzioni, una in Sant’Apollinare in Classe e l’altra al Pala de André, del Requiem di Verdi diretto da Riccardo Muti.

Nella serie dei concerti da camera Andrea Lucchesini presenterà tra l’altro -alcuni Notturni di Chopin, mentre il duo pianistico Bruno Canino e Antonio Ballista celebrerà, in un contesto festoso, il suo venticinquesimo anno di attività. Al Quartetto Foné è stata affidata la prima esecuzione assoluta del brano di Adriano Guarnieri, commissionato del Festival, “Per il sole… per il cielo… per il mare…” su testo di Pier’alli per due voci femminili e quartetto d’archi. Soliste Daniela Uccello e Valentina Valente. Nella seconda parte il Quartetto op. 130 di Beethoven con il ripristino della Grande Fuga op. 133 come finale.

Un’altra serata particolare sarà quella con Luca Ronconi, che recentemente si è dedicato al testo di Simone Weil “Venezia salva”, messo in scena con il Teatro stabile di Torino. Ronconi racconterà del suo rapporto con Simone Weil ed il suo testo. Con lui saranno presenti i due protagonisti dello spettacolo, Giuseppe Pambieri e Massimo Popolizio, che reciteranno i due principali monologhi tratti da “Venezia salva”.

In Sant’Apollinare in Classe, con la direzione di Gianluigi Gelmetti, l’Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna presenteranno la Messe Solennelle di Rossini, versione per organico orchestrale e grande coro della Perite Messe Solennelle, già presentata nella versione cameristica nel ‘92, mentre in Sant’Apollinare Nuovo, Gianandrea Gavazzeni con l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna ed il Coro del Teatro Valli di Reggio Emilia dirigerà la Messa di Requiem per Vincenzo Bellini scritta da Donizetti.

L’Accademia Bizantina con il violinista Carlo Chiarappa leader del complesso ed una flautista ospite, la tedesca Eva Katharina Dumig, nella splendida Basilica di San Vitale presenterà “L’Offerta musicale” di Bach, uno dei testi di riferimento della letteratura musicale che non si ascolta molto spesso nella sua completezza.

Un’altra presenza confermata è quella del Coro e degli Strumentisti dell’Associazione Polifonica diretta da Bruno Zagni, che eseguiranno la Missa brevis di Pierluigi da Palestrina nel quattrocentesimo anniversario della morte del grande polifonista.