“Per me, il jazz è un modo di vedere le cose”, dichiarò un giovane Uri Caine in un’intervista. E oggi non c’è dubbio che il compositore e pianista americano abbia continuato a creare secondo questo principio, non solo quando ha re-immaginato partiture di Mahler, Bach o Beethoven, ma anche quando si è proposto di esplorare in musica la vita di Octavius Catto, attivista afroamericano assassinato a Philadelphia nel 1871 da chi si opponeva al diritto di voto per i cittadini di colore. Venerdì 20 giugno, alle 21.30 al Pavaglione di Lugo, The Passion of Octavius Catto di Uri Caine è in prima italiana per Ravenna Festival, in collaborazione con Lugocontemporanea, e apre un fine settimana di eventi al Pavaglione di Lugo.
Sabato 21 giugno l’anta centrale del trittico del Pavaglione è con…la coppia più bella del jazz? Certo il titolo calza a pennello ad Enrico Rava e Stefano Bollani. Il loro fortunato sodalizio è iniziato alla fine degli anni Novanta – si può ben dire che sia stato lo stesso Rava a scoprire quel fuoriclasse di Bollani – ed è continuato per oltre dieci anni, tra incisioni e concerti che hanno assicurato loro fama internazionale. Il loro dialogo trae la propria linfa vitale da fonti diverse, dagli standard del jazz ovviamente, ma anche dalla musica brasiliana, dalla canzone italiana e da brani originali, in un gioco continuo di suggestioni e rimandi. L’intesa e la creatività del momento fanno il resto.
Terzo e ultimo appuntamento del Festival a Lugo, domenica 22 giugno, è il concerto di Malika Ayane, per un’inedita rilettura per orchestra – La Corelli diretta da Daniele Parziani con Carlo Gaudiello al pianoforte – con arrangiamenti appositamente realizzati per questa nuova produzione. Partiture che esaltano il romanticismo della sua scrittura, in equilibrio tra citazioni del suono afroamericano e l’amore per la melodia e la ballata. D’altronde Malika, a proprio agio di fronte alle platee televisive sanremesi quanto in spazi più intimi, riesce sempre a far vivere a chi la ascolta un’esperienza personale, costruendo un rapporto diretto, fragile e insieme di grande intensità emotiva con il suo pubblico.