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- Data di creazione 29 Giugno 2024
- Ultimo aggiornamento 29 Giugno 2024
ROMAGNA IN FIORE: A GALEATA CON IL RAP “LETTERARIO” DI MODER E MURUBUTU
Domenica 30 giugno, appuntamento presso l’Abbazia di Sant’Ellero anche con Luisa Cottifogli
Presso la millenaria Abbazia di Sant’Ellero, raggiungibile da Galeata, è in scena l’appuntamento conclusivo di Romagna in fiore, la rassegna gratuita che Ravenna Festival ha dedicato ai territori colpiti dall’alluvione del 2023. Domenica 30 giugno alle 12 Luisa Cottifogli e il violoncellista Enrico Guerzoni propongono Il Santo guaritore, un viaggio tra musica sacra e popolare, mentre alle 16 è tempo di incontrare l’avanguardia più colta della musica rap italiana. Alle 16 Moder si presenta “tra tasti, corde e pelli” con Federico Squassabia alle tastiere, Matteo Camera alla chitarra, Gaetano Alfonsi alla batteria e la partecipazione del Quartetto d’archi elettrici de La Corelli; a seguire, Murubutu lascia che i fermenti dell’hip hop incontrino le origini rivoluzionarie del jazz con la complicità della Moon Jazz Band, ovvero la cantante Dia, Filippo Cassanelli al contrabbasso, Vincenzo Messina alla batteria, Giacomo Grande alle tastiere e al pianoforte, Federico Califano al sax e Gabriele Polimeni alla tromba e al flicorno. Si rinnova la consuetudine degli stand gastronomici in occasione degli appuntamenti di Romagna in fiore; in questo caso sono organizzati dalla Pro Loco di Galeata.
È lo stile musicale più praticato al mondo; è un’immagine, una modalità produttiva che ha invaso i mercati e conquistato adolescenti e non solo in ogni angolo del pianeta. È il rap, che da qualche anno Ravenna Festival – infaticabile esploratore dei più disparati paesaggi musicali – ha accolto in programmazione, spesso in inedite versioni “sinfoniche”. Proprio come accade con il ravennate Moder, al secolo Lanfranco Vicari, fondatore del collettivo Il lato oscuro della costa e co-direttore artistico del CISIM di Lido Adriano. “Ogni canzone sarà percossa, trasformata dalle mani e dagli strumenti di un manipolo di amici che ho avuto l'onore di incrociare in questi anni – spiega Moder – Saranno canzoni nude senza sequenze né rimmel, sarà un po’ come riscriverle cercando una voce che le tenga insieme”. Il reggiano Murubutu – ovvero Alessio Mariani – ha per anni trasformato in rime e in barre la storia e la filosofia: unendo l’esperienza nella didattica alla passione musicale, ha sposato le sonorità hip hop classiche a testi dalla forte curvatura cantautorale e accenti poetici (basti pensare a Infernvm ispirato all’Inferno dantesco e scritto con Claver Gold).
Nel territorio di Galeata i primi segni di presenza umana risalgono all’Età del Rame, ma è in epoca romana che sorse una piccola città, che Plinio il Vecchio menziona come Mevaniola, ovvero “piccola Mevania”, come la Mevania umbra oggi conosciuta come Bevagna. Abbandonato l’insediamento romano, tra V e VI secolo iniziò la costruzione del centro monastico fondato da Sant’Ellero e della sontuosa villa di Teodorico. Nel Medioevo spuntarono castelli, insediamenti religiosi e borghi – Galeata fra questi. Passata nel Quattrocento sotto l’influenza di Firenze, di cui conserva tracce nel dialetto, nelle tradizioni popolari e nella gastronomia quanto nell’architettura e nell’arte, Galeata mostra i segni di una straordinaria stratificazione storica. Proprio come l’Abbazia di Sant’Ellero, frutto di diverse fasi costruttive e numerosi restauri. Nella cripta si conserva il sarcofago del santo. Quasi al termine del sentiero delle cellette che da Galeata conduce all’abbazia si incontra invece una colonnina: secondo la tradizione, il cavallo di Teodorico si fermò in quel punto per intervento divino, perché il re ostrogoto potesse incontrare il santo eremita.
Da Faenza a Riolo Terme, da Brisighella e Modigliana a Tredozio, La Torraccia, Galeata, Conselice fino a Sarsina, Romagna in fiore è stata un’occasione di incontro fra comunità locali e pubblico, ma anche un’opportunità di rilancio turistico, per contribuire a tenere accesi i riflettori sulle zone ferite dall’emergenza alluvionale esaltandone il patrimonio naturale e culturale e l’ospitalità che le contraddistingue. Senza ingombranti palcoscenici o luci artificiali, gli appuntamenti pomeridiani sono stati ospitati in spazi all’aperto di grande valore paesaggistico e storico, raggiungibili a piedi o in bicicletta dalle aree designate, così invitando il pubblico a vivere l’esperienza dello spettacolo dal vivo nel pieno rispetto dei luoghi ospitanti.
La rassegna è stata organizzata da Ravenna Festival, Provincia di Ravenna e Provincia di Forlì-Cesena, in collaborazione con i Comuni delle località interessate e grazie all’energia verde di Tozzi Green. Trail Romagna è stato partner organizzativo del progetto.
Info 0544 249244 ravennafestival.org
Iscrizione obbligatoria fino a esaurimento capienza su www.ravennafestival.org