- Versione
- Download 117
- Dimensioni file 3.31 MB
- Conteggio file 5
- Data di creazione 2 Luglio 2024
- Ultimo aggiornamento 2 Luglio 2024
UN AMICO: LA DEDICA DI MARIO BRUNELLO E VIRGILIO SIENI ALLA MUSICA DI EZIO BOSSO
Mercoledì 3 luglio, alle 21 al Teatro Rasi, in prima assoluta
“Un amico” è l’affettuoso appellativo per Ezio Bosso, con il quale il violoncellista Mario Brunello racchiude il senso della serata-omaggio al compositore prematuramente scomparso, in prima a Ravenna Festival mercoledì 3 luglio, alle 21 al Teatro Rasi. Lo fa in sintonia con le danze di Virgilio Sieni (con il quale collabora per la prima volta), affiancato da Maria Semeraro al pianoforte, tutti intenti a ritracciare una mappa di ascendenze musicali e memorie personali. Quella fra il violoncellista e Bosso fu insieme una collaborazione artistica e un’amicizia combattuta, che oggi riaffiora con la struggente potenza dei ricordi. La musica di Ezio, ricorda Brunello “è una musica pura, onesta, costruita con poche note, ma con un potenziale espressivo nascosto, una carica esplosiva incontenibile, che anche un semplice fiore a pochi petali può avere”. Il percorso di Un amico che intreccia note e passi di danza sfocia nella Sonata Roots, dedicata da Ezio a Brunello, passando per le vibrazioni luminose e ispiratrici di Bosso che risuonano da Bach a Cage. “Il danzare le musiche che hanno compenetrato il legame tra Mario e Ezio – racconta Virgilio Sieni – restituisce il senso dell’amore, talmente potente da far pensare al corpo come luce”. L’appuntamento è possibile grazie al sostegno di Locauto Group.
La collaborazione fra Brunello e Bosso iniziò nel 2013, quando il compositore torinese aveva già avuto nel 2011, a soli quarant’anni, i primi sintomi della grave malattia a causa della quale è precocemente scomparso nel 2020. In duo al violoncello e pianoforte, approfondirono contemporaneamente un discorso artistico e umano, anche se l’amicizia fu tormentata e li spinse a intraprendere poi strade diverse. “Ezio è stato un amico che mi ha lasciato un segno profondo – dice oggi Mario Brunello – Un’amicizia in cui la musica è stato il motivo di inizio, ma anche di fine del nostro rapporto. (…) A un certo punto la musica è come impazzita, ha iniziato a parlare una lingua sconosciuta ad ambedue (…) passando sopra tutto e tutti. Ci siamo scontrati, divisi e ognuno per la sua strada”. Roots, significativamente “radici”, torna alle origini del loro rapporto e, come in un ripasso musicale di certi percorsi, ci si arriva attraverso le musiche cristalline di Bach (un’invenzione a due voci e un corale), i suoni nelle Melodie n. 1, 3 e 4 per violoncello e tastiera di John Cage (che, tra l’altro, fu uno dei primi a riconoscere il talento di Bosso da ragazzo), le atmosfere rarefatte di Arvo Pärt (Fratres) e quelle di Messiaen (Lode all’immortalità di Gesù). Collante delle musiche l’ideazione dello spazio e dei movimenti di Virgilio Sieni per i suoi danzatori: Jari Boldrini, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Valentina Squarzoni e Linda Vinattieri. Tutti illuminati da Andrea Narese alle luci.
Se tra Mario Brunello e Virgilio Sieni è un primo incontro, non lo è quello di Ezio con la danza: molto conosciuto in Italia in ambito musicale e orchestrale, Bosso ha flirtato con grande feeling con la danza fin dagli anni Novanta, iniziando un sodalizio tersicoreo con la coreografa Paola Bianchi e poi con Roberto Castello (The Breath of the Tramp del 1997). Da queste collaborazioni ricavò una fama internazionale che indussero varie compagnie come BalletBoyz, Sidney Dance Theatre, Bonachela Dance Company e il San Francisco Ballet a commissionargli partiture specifiche per la danza. Particolarmente suggestiva è quella realizzata per The Golden Hour con la coreografia di Christopher Wheeldon, poi migrata dal San Francisco Ballet al Royal Ballet e, recentemente, anche ricostruita per i danzatori dell’Opera di Roma. Una musica rarefatta e visionaria che tutto racconta del chiarore musicale di questo autore. Fatta di bagliori, come osserva anche Virgilio Sieni in Roots, “che con chiaroveggenza si fanno largo nel tempo per depositarsi negli strati del gesto per riconoscersi nel grumo vorticoso dell’energia, con silenzio, con respiro, con musica”.
Lo spettacolo è una coproduzione del Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni con Ravenna Festival, Opera Estate Festival Veneto, Settimane musicali di Stresa, Festival Internazionale con la collaborazione di Antiruggine srl.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti spettacolo: posto unico numerato 25 Euro (ridotto 22)
I giovani al Festival: under 18 5 Euro; Carta Giovani Nazionale (18-35 anni): sconto 50%