[featured_image]
  • Versione
  • Download 207
  • Dimensioni file 1.14 MB
  • Conteggio file 3
  • Data di creazione 18 Giugno 2025
  • Ultimo aggiornamento 18 Giugno 2025

20-giu le MicroDanze di CCN/Aterballetto a Classis

ANCHE IL MUSEO DANZA: LE MICRODANZE DI ATERBALLETTO A CLASSIS RAVENNA
Venerdì 20 giugno a Classis Ravenna alle 18, alle 20 e alle 22

Grazie alla collaborazione fra Ravenna Festival e Fondazione RavennAntica si rinnova l’intreccio tra patrimonio storico-archeologico e spettacolo dal vivo: venerdì 20 giugno, Classis Ravenna – il museo della città e del territorio a Classe – torna infatti a ospitare le MicroDanze di Aterballetto, il progetto ideato da Gigi Cristoforetti per portare brevissime performance in spazi inusuali per la danza, in un cortocircuito di linguaggi che supera la tradizionale separazione fra pubblico e interpreti. Sono tre le fasce orario di ingresso a Classis – alle 18, 20 e 22 (ma si consiglia di presentarsi all’ingresso Museo almeno un quarto d’ora prima per l’accoglienza). Dopo la prima parte di MicroDanze, ovvero Shelter di Saul Daniele Ardillo e Platform02 di Ina Lesnakowski, nel ballatoio grande ci attende Il combattimento di Tancredi e Clorinda, una coreografia di Philippe Kratz su musica di Claudio Monteverdi, con regia e visual di Fabio Cherstich. Il madrigale ispirato da un episodio della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso si fa danza, diventando l’emblema della lotta dell’umanità contro se stessa – in omaggio alla riflessione di Ravenna Festival 2025 sulla figura dell’eroe, dall’epica ai giorni nostri. A seguire, presso lo scalone dell’Onda, la performance di Eppur si muove di Francesca Lattuada. Il percorso si conclude con Dolce e salato, una performance di circo-teatro per tutte le età, con Katharina Gruener e Luca Sartor del Circo Carpa Diem, in collaborazione con Teatro Necessario. La serata è resa possibile dal sostegno di CNA Ravenna. 

“Tancredi e Clorinda, nella nostra visione, sono guerrieri contemporanei legati indissolubilmente l’uno all’altra, costretti a lottare e ad agire una storia già scritta – spiega il regista Fabio Cherstich, nel cui lavoro convergono la cura dell’immagine e la passione per i linguaggi visivi – Esploriamo l’idea dei corpi come specchi, narrando così di un’umanità in lotta contro se stessa. Eros e Thanatos emergono come forze egualmente potenti, creando un’atmosfera paradossale in questa lotta perfettamente equilibrata tra esseri umani”. A quattrocento anni dalla prima rappresentazione del brano di Monteverdi, questo progetto multidisciplinare è, come sottolinea il coreografo Philippe Kratz, è “una lettura più filosofica o psicoanalitica di questa lotta dalla quale i due protagonisti escono sconfitti, ingannati e solitari (…) Nell’opposizione dei due ruoli c’è già un mondo: il cercarsi, il confrontarsi e il ferirsi a vicenda. La dinamica è quella del rituale bellico e conflittuale di due entità che si avvicinano. L’assurdità dell’atto si manifesta quando una delle due persone perde la vita, e realizziamo che l’altra persona, comunque, non ha vinto… una ferita forte e condivisa, che rimane su entrambi i corpi. Sono quindi due persone che combattono tra di loro o forse è una persona che lotta con se stessa?”.

A partire dalle riflessioni dell’antropologo e filosofo René Girard sull’esperienza diffusa di capro espiatorio nella nostra società, Shelter di Saul Daniele Ardillo oppone movimento e staticità come vecchio e nuovo, sacrificato e sacrificante in una cornice d’installazione. Platform02, il primo passo di Ina Lesnakowski nei territori della coreografia, è invece una sfida lanciata al danzatore per adattare il movimento a uno spazio che viene progressivamente ridotto; un modo per interrogare noi tutti su quanto spazio davvero ci sia necessario e quanto ne possiamo e vogliamo lasciare alla natura e altre specie. In Eppur si muove di Francesca Lattuada l’interprete è invece avvolto nel raffinato e impalpabile costume ideato da Bruno Fatalot si muove solennemente su un barile-piedistallo, trascinato dalla nota dolente e misteriosa dell’Allegretto di Beethoven: una danza che affascina e seduce, imponente come un canto di preghiera nel suo connubio di solennità e semplicità.

Lui è ingenuo, distratto e sognatore, lei è energia pura, velocità e movimento; lui legge a testa in giù sospeso a un palo, lei va in bicicletta pedalando con le mani e guidando con i piedi. Sono Dolce e salato: sono buffi, teneri e surreali, impastano a quattro mani e mentre attendono che il pane lieviti e si cuocia ci regalano un viaggio nel tempo e nei sentimenti, accompagnati dalle canzonette degli anni ’50 e da bizzarre cronache radiofoniche. Katharina Gruener e Luca Sartor del Circo Carpa Diem risiedono in Catalogna, vicino allo spazio di Circo Cronopis a Mataró, dove partecipano attivamente alla vita artistica. Si sono conosciuti in Kenya nel 2013, all’interno di un progetto di circo sociale, e si sono formati alla Scuola di Circo di Madrid, diplomandosi nel 2016 con specializzazioni in duo acrobatico, palo cinese, monociclo e giocoleria. Da allora, hanno continuato a sviluppare la loro ricerca artistica attraverso creazioni, formazioni e residenze in diversi paesi, mantenendo sempre un forte legame con l’aspetto educativo e sociale del circo.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: ingresso 10 Euro

Attached Files

FileAzione
Dolce Salato-02.jpgDownload
CCN Aterballetto - Combattimento T&C - ph. Flora Luna (13).jpgDownload
Il Combattimento di Tancredi e Clorinda_Foto di Paolo Porto (6).jpgDownload