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Create Date16 giugno 2022
Last Updated16 giugno 2022

POLIDORI, BRUNELLO, SOLLIMA E MELOZZI: POKER DI ASSI A CELLOLANDIA
Venerdì 17 giugno, la seconda giornata di Cellolandia al Museo Nazionale e a Sant’Apollinare in Classe

Stretti in un abbraccio, violoncello e violoncellista possono essere malinconici o irruenti, coraggiosi o conturbanti, girovaghi o solenni… E nell’anno in cui Ravenna Festival viaggia “tra la carne e il cielo”, il violoncello – imitatore di voci umane e sovraumane che si fa tutt’uno con il corpo di chi lo suona – non può che essere protagonista. Venerdì 17 giugno, seconda giornata di Cellolandia, il violoncello sarà tra le braccia di fuoriclasse del calibro di Mario Brunello, Massimo Polidori e, naturalmente, Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi, artefici dell’intero progetto dei 100 Cellos. Si comincia alle 11 al Museo Nazionale con Polidori, primo violoncello del Teatro alla Scala che si alterna a quattro giovani interpreti – Lysander Francescatti, Christian Barraco, Francesco Angelico e Gabriele Melone – in una staffetta musicale. Alle 19, sempre al Museo, Brunello esplora l’espressività virtuosistica del violoncello piccolo, mentre alle 21.30 la Basilica di Sant’Apollinare in Classe accoglie Melozzi e Sollima per Improvvisazioni su sacri temi. Gli appuntamenti di Cellolandia sono possibili grazie al sostegno di Coop Alleanza 3.0.

Alle 11 al Museo Nazionale, quest’anno cornice di tanti appuntamenti del Festival, il piccolo drappello di violoncellisti è guidato da Massimo Polidori. Di origine torinese, Polidori si è perfezionato con maestri come Antonio Janigro, Daniil Shafran e lo stesso Mario Brunello; dopo aver ricoperto il posto di primo violoncello solista della Camerata Bern, è stato scelto da Riccardo Muti come primo violoncello dalla Scala, formazione a cui appartiene tutt’oggi (e dove è anche docente dell’Accademia di Perfezionamento), pur rimanendo impegnato nell’approfondimento del repertorio cameristico, che coltiva anche come fondatore del Trio Johannes e membro del Quartetto d’archi della Scala.

Alle 19, di nuovo al MuseoMario Brunello ci fa fare conoscenza del violoncello piccolo, strumento oggi in buona parte dimenticato ma che ebbe un ruolo tutt’altro che secondario nello stimolare la creatività di un compositore come Johann Sebastian Bach. Nei secoli successivi la scrittura per gli archi si sarebbe concentrata su violino, viola, violoncello e contrabbasso, a discapito delle tante altre “voci” che avevano popolato la musica del Sei e Settecento. Ci voleva proprio un musicista come Brunello – dotato di una libertà espressiva fuori dal comune e dal gusto per la divulgazione musicale – per rimettere le mani su uno strumento brillante, agile, capace di spalancare insospettati mondi sonori, altrimenti smarriti nelle pieghe del tempo. Il violoncello piccolo a quattro corde è costruito nella tipica accordatura violinistica ma un’ottava più bassa, così mantenendo la profondità e le sfumature più scure tipiche del violoncello.

Alle 21.30, l’appuntamento è a Sant’Apollinare in Classe, dove la bellezza delle note si specchia in quella di un firmamento di mosaici. A tessere un arazzo di Improvvisazioni su sacri temi sono Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi. Basta guardarli suonare insieme per capire come abbiano potuto creare un progetto come i 100 Cellos: la loro sublime sintonia è fatta di una sconfinata passione per la musica (sconfinata perché vastissima ma anche senza confini e preconcetti); di un senso del contemporaneo che rende ogni nota viva e urgente, anche quando si cimentano in pagine scritte secoli fa; del divertimento del fare musica insieme, un gioco serissimo che giocano con generosità e autoironia; di fiducia nell’intelligenza e ricettività del pubblico. Questo concerto sarà in streaming su ITsART a partire dal 23 giugno.

Sabato 18 giugno l’appuntamento delle 11 al Museo Nazionale è con Giovanni Sollima, affiancato da Carlotta Maestrini al pianoforte. Alle 19, al Teatro Alighieri, è invece il turno dell’Orchestra Notturna Clandestina guidata da Enrico Melozzi.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

Biglietti: posto unico 5 Euro al Museo Nazionale, da 18 a 25 Euro (ridotto da 15 a 20) a Sant’Apollinare in Classe


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