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Create Date1 giugno 2017
Last Updated6 giugno 2017

V centenario della Riforma di Martin Lutero
Venerdì 2 giugno ore 21.30

A cinquecento anni dalle Tesi di Wittenberg di Martin Lutero, venerdì 2 giugno ore 21.30 nella Basilica di San Vitale, il Coro La Stagione Armonica diretto da Sergio Balestracci, all’organo Carlo Rossi, dedica un concerto alle innovazioni musicali della riforma luterana. Il programma del concerto prevede il celebre inno Ein feste Burg, con testo composto nel 1529 dallo stesso Lutero e proposto nelle versioni dei compositori tedeschi Joseph Klug e Johann Walter e infine in quella, dalle armonie gravi ed elaborate, di Telemann, e conduce poi gli ascoltatori ad alcune delle numerose ed intensissime composizioni di Johann Sebastian Bach basate su corali, come il mottetto Lobet den Herrn alle Heiden e alcune esemplari pagine organistiche. Balestracci ha voluto includere nel concerto anche la risposta cattolica alla rivoluzione musicale luterana, scegliendo la Messa L’Homme Armé di Palestrina, che dimostrò come la polifonia non necessariamente impedisse la comprensibilità del testo sacro, ma potesse al contrario favorirla, passando attraverso un radicale rinnovamento dell’architettura musicale. Come le composizioni basate su corali, la messa è costruita a partire dalla melodia popolare nota come L’Homme Armé, molto diffusa e già utilizzata da numerosi compositori di musica sacra.

La grande intuizione di Lutero fu l’adozione del corale per coinvolgere l’assemblea nel canto durante le funzioni liturgiche. Il corale ha due caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto ad essere cantato da tutti i partecipanti al rito, non solo dai cantori professionisti: è basato su melodie note tratte dal canto gregoriano o dal repertorio popolare e ha un testo in tedesco e non nel latino “dotto” della musica liturgica della tradizione cattolica. In breve questi canti furono fatti propri dai maggiori compositori dell’epoca che diedero una nuova veste musicale al corale o lo utilizzarono come melodia alla base di composizioni strumentali.

Fondata a Padova nel 1991 e diretta da Sergio Balestracci dal 1996, La Stagione Armonica è già nota al pubblico di Ravenna Festival, in particolare per le collaborazioni con l’Orchestra Cherubini diretta da Riccardo Muti, specialmente in occasione dei concerti delle Vie dell’Amicizia. Ha lavorato inoltre con ensemble quali Hesperion XX, Accademia Bizantina e Akademie für Alte Musik di Berlino, e con musicisti come Jordi Savall, Peter Maag, Gianandrea Gavazzeni, esibendosi in tutta Europa.

Sergio Balestracci è un protagonista in Italia della riscoperta del repertorio rinascimentale e barocco, sia in veste di solista di flauto diritto, sia come compositore, direttore, musicologo e revisore di partiture inedite. Ha all’attivo una lunga attività didattica come docente alla Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, all'Accademia Filarmonica Trentina e di Storia della Prassi esecutiva presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. A lui si deve la riscoperta di importanti pagine musicali del periodo barocco e la prima traduzione italiana del Trattato su flauto traverso di Johann Joachim Quantz (1992).

Carlo Rossi partecipa al concerto in veste di organista, ma è anche clavicembalista e fortepianista. Oltre ai concerti in duo (flauto e clavicembalo) con Balestracci, si esibisce in recital solistici e, come continuista, prende parte all’esecuzione di opere e oratori del repertorio barocco, dei quali talvolta cura la trascrizione e la revisione.

Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietto (posto unico non numerato): 20 euro (18 ridotto).
I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari, 50% tariffa ridotta


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