Version
Download2345
Stock
Total Files4
Size1.13 MB
Create Date21 dicembre 2016
Last Updated21 dicembre 2016

A gennaio una delegazione del Festival è stata invitata a Teheran

Dal 1997, anno del primo storico concerto a Sarajevo, i passi di Ravenna Festival si intrecciano a quelli de “Le Vie dell’Amicizia”, pellegrinaggi laici che toccano città ferite, riallacciano antichi legami con luoghi che hanno fatto la storia, costruiscono ‘ponti di fratellanza’: sono lo spirito profondo della manifestazione, il culmine del suo progetto culturale, la sintesi più alta. A guidare questi viaggi, ambasciatore di cultura nel mondo, è da sempre Riccardo Muti alla guida di orchestre e cori che, nello spirito di fratellanza che anima il progetto e a testimonianza dell’universalità del linguaggio musicale, in ogni occasione accolgono tra le proprie fila musicisti della città meta del viaggio e danno vita ad appuntamenti indimenticabili in luoghi simbolo della storia antica e contemporanea come Beirut, Gerusalemme, Mosca, Erevan e Istanbul, New York, Il Cairo, Damasco, Nairobi, Redipuglia, fino all’ultimo a Tokyo in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’amicizia Italia-Giappone.

In occasione del ventennale dei viaggi dell’Amicizia lo sguardo potrebbe ora volgere nuovamente ad Oriente e il Festival approdare nell’antica Persia. Una delegazione del Festival è stata infatti invitata a Teheran dalla Fondazione Roudaki e dall’Istituto Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran di Roma, che dipende direttamente dal Ministero iraniano della Cultura e ha il compito di far conoscere la cultura iraniana e contribuire all’approfondimento dei legami di amicizia fra Italia e Iran. A gennaio la delegazione del Festival sarà accolta e guidata nei sopralluoghi e negli incontri dall’Ambasciatore d’Italia Mauro Conciatori e dall’attaché culturale Carlo Cereti.

E se, in occasione della visita a Roma dello scorso gennaio, prima destinazione europea del presidente della Repubblica Islamica d’Iran, Hassan Rohani ha definito “l’Italia porta per l’Europa”, da Ravenna - porta dischiusa sull’Oriente - potrebbe partire un viaggio capace di rinsaldare le relazioni con un Paese i cui legami storici con l’Italia sono di antica data e sembrano capaci di prevalere sulle ragioni della geografia. Da tempo l’Iran è infatti uno dei territori a cui il Festival ha guardato con grande attenzione, in attesa che maturassero le circostanze favorevoli a farne una nuova meta dei Viaggi dell’Amicizia.

La visita a Teheran del Festival arriva a meno di due anni dalla ricostituzione dell’Orchestra Sinfonica di Teheran, formazione i cui ottant’anni di storia hanno accompagnato le vicende del Paese e che ha collaborato con musicisti del calibro di Yehudi Menuhin e Isaac Stern. Nell’aprile 2015, l’Orchestra ha eseguito a Teheran la Nona di Beethoven: l’inno alla gioia e la standing ovation del pubblico sono le note promettenti con cui è stato salutato il ritorno sulla scena dell’Orchestra che, per Ravenna Festival, potrebbe unirsi all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e a musicisti delle principali orchestre italiane, nel migliore spirito de Le Vie dell’Amicizia.


FileAzione
2005 Tunisia El Djem (JPG)  Download  
2004 Damasco Bosra (JPG)  Download  
2004 Damasco Bosra (JPG)  Download  
1997 Sarajevo (JPG)  Download  

Download