Nel centenario della nascita di Giovanni Testori (1923-1993)
Sandro Lombardi legge Testori

Mater Strangosciàs, ore 19.30

Gli angeli dello sterminio, ore 21.30
con la partecipazione di Francesca Ciocchetti


È agitata da una “strana dolcezza”, per dirla con Walter Siti, la fiumana di parole esangui, dialettali, straziate, sibilanti e necessarie che l’ultimo Testori sembra aver voluto consegnare non soltanto alla posterità, ma proprio a Sandro Lombardi, che alla penna densa e sfaccettata del genio milanese deve le affermazioni forse più perentorie della sua lunga carriera. Attore di rara intensità, Lombardi non edulcora le asperità letterarie ed è solito scavare nei pertugi emotivi, là dove quasi tutti temono di addentrarsi. A vent’anni dall’ultima volta ritorna a Testori, il testimone della fine, cantore dell’apocalisse milanese e devoto alla Madonna “strangosciata”, per intonare un “inno d’amore sfrenato alla vita” rivolto alle anime che hanno conosciuto il tormento.