© Luca Concas
Le tre sonate per violino e pianoforte di Brahms
Justina Auskelyte violino
Cesare Pezzi pianoforte
Johannes Brahms
Sonata n. 1 per violino e pianoforte in sol maggiore, op. 78
Sonata n. 2 per violino e pianoforte in la maggiore, op. 100
Sonata n. 3 per violino e pianoforte in re minore, op. 108
“Nobile compostezza formale e affettuosa intimità espressiva”: sono le componenti che, per Massimo Mila, “si pareggiano” e in egual misura concorrono a definire il carattere delle Sonate per violino e pianoforte di Brahms. Certo è che queste opere della maturità, composte nell’arco di una decina d’anni, dal 1879 al 1888, raccogliendo l’ingombrante eredità del Beethoven cameristico, riescono a sintetizzare rigoroso, tradizionale equilibrio formale, espressione del sentimento e libertà estetica. In un gesto di apparente naturalezza, in cui l’esperienza sinfonica sembra calarsi nella dimensione intima del dialogo a due. Pianoforte e violino si confrontano in un rapporto serrato e paritetico: pagine ideali per un sodalizio brillante e duraturo come quello tra la lituana Justina Auskelyte e il ravennate Cesare Pezzi.
Durata:
1h 20’ circa senza intervallo