© Luca Concas

Vespri Danteschi
Eunoè

Paradiso Terrestre
Oratorio in quattro quadri per soli, coro, strumenti e voce recitante

musica di Stefano Dalfovo
librettoa cura di Francesco di Giorgio

Ecce Novum
direttore Silvia Biasini

Erica Alberini soprano
Bianca Simone contralto
Angelo Testori tenore
Decio Biavati basso

Pietro Rossi violino
Antonio Gioia viola
Veronica Conti violoncello
Matteo Succi clarinetto
Tommaso Scarpellini flicorno
Maikol Cavallari corno
Tommaso Nista tuba
Gianmaria Tombari marimba

Francesco Maria Dell’Accio, Ada Caterina Nanni, Carolyn Kadas voci narranti

in prima esecuzione assoluta


Un oratorio costruito su misura per il coro cesenate Ecce Novum, in cui i versi degli ultimi sette canti del Purgatoriosi intrecciano, nel disegno di Francesco Di Giorgio, con la Vulgata, l’Eneide, La terra desolatadi T.S. Eliot, poi con versi di Ungaretti e Montale, e con reminiscenze da romanzi e racconti di Conrad, Hemingway, Celati, Bufalino, Guimarães Rosa… in un libretto che racconta il momento in cui Dante, abbandonato da Virgilio, incontra finalmente Beatrice, che non gli risparmia i rimproveri per gli errori fatti e lo invita a immergersi nei fiumi Lete ed Eunoè. Il contemporaneo pervade l’antico e viceversa, così come nella scrittura musicale del giovane compositore Stefano Dalfovo, che alterna nello spazio sonoro canto gregoriano e contrappunto, assecondando il plurilinguismo del testo con oscillazioni tra modalità, tonalità e atonalità.

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