Il rapporto di Ravenna col mare è un come un respiro intimo e profondo che dura fin dalla nascita della nostra città. Un gioco di forze in cui in cui paesaggio e natura riescono spesso a convivere in maniera elegante quasi bilanciandosi, altre volte ne sono vinte. Attraverso questi scatti ho voluto celebrare il Porto e la Spiaggia, due icone immutabili della vita ravennate; per riscoprire il territorio e “viaggiare sotto casa”.

Francesco Antonelli è nato e cresciuto a Ravenna. La passione per viaggio e turismo è stata la molla che lo ha fatto diventare guida turistica, mestiere che svolge su tutto il territorio dell’Emilia Romagna.
Nella fotografia non segue uno stile o un indirizzo particolare, ma predilige il mezzo social.
Spazia dallo scatto reportistico a quello naturalistico focalizzandosi su una ricerca di purezza delle forme, e un equilibrio tra uomo e ambiente.

Porto

È dal 27 A.C., quando l’imperatore Ottaviano stabilì l’armata romana a Classe, che il nome di Ravenna riecheggia in tutti i porti del Mar Mediterraneo. Una lingua di acqua risale il canale unendo il mare aperto al centro città. In questo percorso incontra scenari unici. La Piallassa Piomboni per esempio, che collega il territorio a un più vasto sistema di acque interne e lagunari che sono parte del Parco del Delta del Po. E gli abitati di Marina di Ravenna e Porto Corsini, la cui vita è strettamente legata al Porto. Qui il rapporto dell’uomo con l’elemento acqua, si trasforma in mestiere, lavoro, cucina, piacere.

Porto

..In quel loco fu’io Pietro Damiano, e Pietro Peccator fu’ ne la casa di Nostra Donna in sul lito adriano…” Paradiso, Canto XXI.
Con queste parole Dante fa parlare un nostro illustrissimo concittadino, San Pier Damiani localizzandolo nella Chiesa di Santa Maria in Porto sul “lido Adriatico”. Il rapporto dei ravennati col mare è sicuramente antico e strettamente legato a quella lunga striscia di sabbia che costituisce i lidi:, tant’è che “andare al mare” significa propriamente “andare in spiaggia”. La nostra costa è protetta da un meraviglioso sistema di dune attive dalla flora unica, e da una linea di Pineta, anch’essa decantata dal Sommo Poeta, in cui è possibile fare sport e passeggiate. La spiaggia nel tempo è diventata anche sinonimo di quell’ospitalità romagnola tanto apprezzata dai turisti, italiani e non. Tra ombrelloni e feste, la spiaggia vive ogni anno il suo rituale, vivace d’estate, intimo e malinconico d’inverno.