© Zani-Casadio

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Julian Rachlin
direttore
Yefim Bronfman pianoforte

Nikolaj Rimskij-Korsakov
Preludio daLa leggenda dell’invisibile città di Kitež e della fanciulla Fevronija

Ludwig van Beethoven
Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 in sol maggiore op. 58

Pëtr Il’ič Čajkovskij
Sinfonia n. 4 in fa minore op. 36


Non capita a tutti i pianisti di ricevere acclamazioni da uno scrittore come Philip Roth, per giunta sulle pagine di un suo romanzo (La macchia umana). Merito, in Bronfman, di una tecnica d’acciaio unita a una impressionante lucidità, che qui si misurano con la luminosa dolcezza del Quarto Concerto per pianoforte di Beethoven, temuto da Artur Schnabel per l’impalpabile attacco in pianissimo, una rivoluzione per i canoni di questa letteratura. Lo incorniciano due gemme russe: il preludio dall’opera La leggenda dell’invisibile città di Kitež, che Rimskij-Korsakov dedicò alla città sommersa dal lago Svetlyj Jar e così salvata dai tatari (il “Parsifal russo” fu ribattezzata per i suoi echi wagneriani); e infine la Quarta Sinfonia di Čajkovskij, nota per il “fato” (Fatum) che bussa alla porta del grande compositore.

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