© Luca Concas

Rivoluzioni in musica
Omaggio a Stockhausen a dieci anni dalla scomparsa

Harlekin
per clarinetto (1975)

solista Roberta Gottardi

luci Luciano Gottardi
costume Gabriella Gasperini
regia Stefano Patarino


Della maschera della commedia dell’arte non rimane che l’essenza nascosta, lo spirito più profondo ed astratto: l’Harlekin di Stockhausen non parla, il suo io si riversa nel suono del clarinetto e nel gesto, nella musica e nel linguaggio del corpo. L’interprete chiamato a dargli vita intreccia e fonde codici diversi – suono, mimo, danza – in un flusso di senso unico e originale lungo il quale si snodano le metamorfosi del protagonista, da “messaggero di sogno” a “buffone burlone” fino a “esaltato spirito rotante”. Un monologo sul filo dell’infallibile “formula” compositiva stockhausiana, che per Roberta Gottardi è come una parte di sé: vi ha lavorato a stretto contatto con l’autore, l’ha ripercorsa con tale intensità da poterne insegnare i segreti, ma anche da riuscire a riproporla ogni volta con lo stupore della prima volta.


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