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Omaggio a Stravinskij nel 50° anniversario della morte
Slovenian Philharmonic Orchestra
Charles Dutoit direttore
Nelson Goerner pianoforte

Igor’ Stravinskij
Jeu de cartes. Ballet en trois donnes

Pëtr Il’ič Čajkovskij
Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in si bemolle minore op. 23

Igor’ Stravinskij
L’oiseau de feu. Seconda suite (1919)


Per il debutto del suo capolavoro concertistico, Čajkovskij deve spostarsi in America. La presunta “ineseguibilità” del Primo Concerto per pianoforte, che condizionerà anche quello per violino, nasconde in realtà le innovazioni che renderanno queste pagine l’emblema del concertismo tardoromantico, con quegli “scandalosi” accordi iniziali così lontani dalla sensibilità del 1875. “Guardatelo bene, è un uomo prossimo alla celebrità” dirà invece il coreografo Diaghilev dopo la prima dell’Uccello di fuoco, il balletto che nel 1910 consacra la stella di Stravinskij con tre anni di anticipo sulla Sagra della Primavera. Non si sbagliava. Ventisei anni dopo, il linguaggio stravinskijano è così sofisticato da riuscire a mettere in scena e in musica carte da gioco impegnate in una partita di poker in cui il diavolo assume la maliziosa personificazione del Jolly.

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