© Zani-Casadio
Chaos String Quartet
Susanne Schäffer, Eszter Kruchió violino
Sara Marzadori viola
Bas Jongen violoncello
Felix Mendelssohn Bartholdy
Quartetto in la minore op. 13
György Ligeti
Quartetto n. 1 “Métamorphoses nocturnes”
Claude Debussy
Quartetto in sol minore op. 10
in collaborazione con Scuola di Musica di Fiesole
ECMA – European Chamber Music Academy
È il 1827, Beethoven muore, ma vengono anche pubblicati i suoi ultimi Quartetti, estremo enigmatico lascito che certo non passa inosservato a casa Mendelssohn, tanto che il giovane Felix ne riversa subito la lezione nel Secondo quartetto: con il preambolo liederistico e, soprattutto, con la forma ciclica e il complesso principio variativo. Gli stessi tratti che a fine Ottocento permeano il cangiante tessuto armonico e timbrico dell’op. 10 di Debussy. E che, nella mutata temperie espressiva, ritroviamo a metà Novecento nelle Metamorfosi ligetiane, “notturne” perché intime, private, quindi al riparo dai condizionamenti del regime di Budapest. Dunque, se a unire i giovani virtuosi del Chaos String Quartet è, come raccontano, la voglia di “esplorare gli estremi e l’imprevedibilità della creazione artistica”, chi meglio di loro potrà ancora una volta far germogliare il “futuro” seminato quasi due secoli fa?