© Angelo Palmieri

Ensemble Heinavanker

Ilona Muhel soprano
Kadri Hunt contralto
Sander Pehk tenore
Tõnis Kaumann baritono
Taniel Kirikal basso
Margo Kõlar direttore artistico, tenore

musiche di Johannes Ockeghem, Margo Kõlar e della tradizione estone


Le liturgie domenicali, come sempre nello splendore delle basiliche ravennati, antico cuore pulsante della città, si concentrano su alcuni fondamentali autori di quella galassia che ha illuminato la storia della devozione e della fede dei popoli europei. Vi figurano due somme espressioni della scuola franco fiamminga del XV secolo, Guillaume Dufay e Johannes Ockeghem, e colui che lasciò un segno indelebile nello sviluppo della storia della musica determinando il passaggio dal rinascimento al barocco, Claudio Monteverdi. Esempio più ordinario, ma non meno prezioso, della diffusa sapienza compositiva che nutriva le cappelle musicali del ’600 italiano, è quello di Aurelio Signoretti, maestro di cappella della Cattedrale di Reggio Emilia. Per arrivare ai giorni nostri, con un doveroso omaggio a Domenico Bartolucci, a un lustro dalla sua scomparsa.