Basilica di Sant'Apollinare Nuovo - Ravenna Festival

Uno fra gli edifici più sontuosi della Ravenna del periodo di Teodorico è senza dubbio la Chiesa palatina, di culto ariano, che il re fa costruire attorno al 505 accanto al proprio palazzo e fa dedicare al Cristo Signore. Quando la città cade in mano ai bizantini, dopo il 540 viene dedicata dall’arcivescovo Agnello a San Martino di Tours, “martello degli eretici” perché ha combattuto proprio gli ariani. Poi, fra il IX e il X secolo, viene consacrata a S. Apollinare, con l’aggiunta di “Nuovo” per distinguerla dalla più antica Sant’Apollinare in Veclo, che sorgeva nell’attuale via Pietro Alighieri. A fianco della chiesa spicca un bel campanile cilindrico, uno fra i tanti sorti a Ravenna, come quello di San Vitale. «Sono considerati – scrive la studiosa Wanda Frattini Gaddoni – i più antichi campanili cilindrici dell’Occidente». Gli stupendi mosaici che ornano le pareti della navata mediana risalgono a due periodi; la fascia superiore è del tempo di Teodorico e risente del gusto ellenico e romano. Quelli della fascia inferiore sono stati “epurati” in modo esteso all’epoca dell’imperatore Giustiniano, appunto nel VI secolo, al momento della consacrazione al cattolicesimo. E le rappresentazioni dell’arte teodoriciana sono sostituite dalle teorie di santi e sante martiri. La facciata e il portico sono rifacimenti del XVI secolo, quando l’edificio passa ai Frati Minori Osservanti. Basilica e convento ospitano oratori e “dramma sacri” fra il 1600 e il 1700. Poi più niente, fino al 1921 quando Sant’Apollinare Nuovo ospita due eventi musicali dedicati a Dante Alighieri, nei 600 anni della morte del poeta. Il 13 e 14 settembre viene messo in scena il poema sinfonico-vocale “Dantis Poetae Transitus” composto e diretto da Licino Refice, tra i massimi riformatori della musica sacra all’interno del movimento suscitato da Papa Pio X. Tre giorni dopo sono proposte alcune “Cantiche dantesche” commentate con musiche gregoriane e di Giovanni Pierluigi da Palestrina, adattate da Giovanni Tebaldini che dirige musiche e coro. Nel 1996 la basilica viene inserita dall’UNESCO fra i monumenti italiani patrimonio dell’umanità.

Come arrivare

Via di Roma, 52 – Ravenna
Tel. +39 0544 541688
E-mail: info@ravennamosaici.it

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