La quinta edizione del bando internazionale per spettacoli dedicati al Poeta
Domande di partecipazione entro il 5 febbraio 2020
Per informazioni comunicazione@ravennafestival.org – 0544-249225

Scarica il bando e la domanda:
Bando Giovani Artisti per Dante 2020 (PDF)
Domanda Giovani artisti per Dante 2020 (DOC)

Ha insegnato alla lingua italiana a dire tutto – dal divino al prosaico – ma è stato detto tutto di Dante? Anche quest’anno Ravenna Festival lancia la sfida alla nuova generazione di creativi, rinnovando il bando internazionale Giovani artisti per Dante: le proposte di spettacoli selezionate saranno in scena agli Antichi Chiostri Francescani, accanto alla Tomba del Poeta, parte della rassegna dantesca che tra il 9 giugno e il 12 luglio accompagnerà la XXXI edizione del Festival, tutte le mattine alle 11.  

Promosso da Ravenna Festival e Comune di Ravenna in collaborazione con la Società Dante Alighieri, Giovani artisti per Dante giunge alla V edizione e continua a incoraggiare i giovani al confronto con il Poeta e la sua opera, così celebrando l’identità “dantesca” di Ravenna sul percorso verso il 2021, anno in cui ricorrerà il VII centenario della morte del padre della lingua italiana.

Il bando si rivolge a giovani artisti e appassionati di Dante, in particolare a gruppi e associazioni (la maggioranza dei componenti del gruppo deve avere meno di 35 anni); è ammesso qualsiasi linguaggio performativo, mentre la durata dello spettacolo deve essere di 30-40 minuti. Gli spettacoli selezionati saranno prodotti da Ravenna Festival e inseriti nel programma ufficiale della XXXI edizione.

Nel corso degli anni la “chiamata” di Giovani artisti per Dante ha offerto l’opportunità di stimolare relazioni creative con il mondo della scuola e con le realtà operanti nel territorio. Gli Antichi Chiostri Francescani, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, sono resi disponibili dalla stessa che li gestisce; qui sono ospitati il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali con la loro preziosa Biblioteca di oltre 20 mila volumi su temi danteschi e il Museo Dantesco gestito dall’Opera di Dante. Queste importanti presenze rappresentano il cuore della cosiddetta “area del silenzio”, la sezione medievale di Ravenna che Dante visse e dove ora è sepolto.