© Luca Concas

Omaggio a Beethoven a 250 anni dalla nascita
Quartetto Noûs
in memoria di Piero Farulli (1920-2012) nel centenario della nascita

Tiziano Baviera violino
Alberto Franchin violino
Sara Dambruoso viola
Tommaso Tesini violoncello

Ludwig van Beethoven
Quartetto per archi in fa maggiore op.59 n. 1 “Rasumowsky”

Dmitrij Šostakovič
Quartetto per archi fa maggiore op. 73 n. 3

Il progetto
Il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Piero Farulli, presieduto da Gianni Letta, riunisce alcune fra le più illustri istituzioni musicali del nostro Paese (Accademia Musicale Chigiana, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Associazione Amici della Musica di Firenze, Associazione le Dimore del Quartetto, Conservatorio Luigi Cherubini, Fondazione Orchestra Regionale Toscana, Fondazione Scuola di Musica di Fiesole, Società del Quartetto di Milano, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e Associazione Piero Farulli ONLUS) oltre che istituzioni ed enti d’eccellenza del territorio toscano (Comune di Fiesole, Fondazione CR Firenze, LENS Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non Lineare, Scuola Normale Superiore). Il progetto “Farulli 100” nasce con l’aiuto di alcuni fra gli innumerevoli ed illustri allievi di Piero Farulli per ricordare – in occasione dei cento anni dalla nascita – il dirompente messaggio culturale di un uomo che per anni ha operato gratuitamente all’interno delle istituzioni, convinto della capacità della grande musica di ispirare l’umanità, contribuendo a creare una società più solidale e armonica, lottando tutta la vita perché venisse insegnata e praticata attivamente nella Scuola fin dalla più tenera infanzia.
www.farulli100.com


Da una parte Beethoven, che, nel 1806, per andare incontro ai desideri dell’influente e ricchissimo conte Andreas Rasumowsky, nell’ultimo brillante movimento del primo dei tre Quartetti a egli dedicati, fa tesoro della schiettezza ritmica di un tema popolare russo. Dall’altra Šostakovič, che, per non inciampare nella temuta e già sperimentata condanna di formalismo, “decora” con un titolo ciascuno dei movimenti del suo Terzo Quartetto, una sorta di programma patriottico che rimanda alla guerra appena conclusa e ai suoi morti – e che comunque non gli risparmierà la temuta reprimenda. Se a eseguirlo fu allora il leggendario Quartetto Beethoven, e proprio nel giorno del compleanno del genio di Bonn, il 16 dicembre 1946 (coincidenze della storia?), oggi tocca ai Noûs e al loro talento, certificato nientemeno che da premi come il “Farulli” e l’“Abbiati”.

Programma di sala