© Angelo Palmieri

Giovani artisti per Dante

Caronte… ad astratti furori

di Stellario Di Blasi

ideazione e coreografia Stellario Di Blasi
danza Danilo Smedile
musiche di Yamamoto Kotzuga

produzione PinDoc Onlus
con il sostegno di Permutazioni

presentato in collaborazione con Cantieri Danza
vincitore del bando Danza Urbana XL, azione del Network Anticorpi XL

si ringrazia Ravenna Ballet Studio

in collaborazione con Società Dante Alighieri


Io ero, quellinverno, in preda ad astratti furori. Non dirò quali, non di questo mi sono messo a raccontare. Ma bisogna dica cherano astratti, non eroici, non vivi; furori, in qualche modo, per il genere umano perduto… Questo era il terribile: la quiete nella non speranza… Credere il genere umano perduto e non aver febbre di fare qualcosa in contrario, voglia di perdermi, ad esempio, con lui… Ero agitato da astratti furori, non nel sangue, ed ero quieto, non avevo voglia di nulla… ma mi agitavo entro di me per astratti furori.

L’incipit di Elio Vittorini, in Conversazione in Sicilia, ha dato vita, in questo primo studio, al sentimento di una danza totalmente libera. Un viaggio nella memoria di un Caronte giovane e dalla ferocia non ancora raggiunta, destinato a un orrendo compito di nocchiero dell’Ade. Uno sguardo intimo, quello di questa pièce, fuori dal tempo e dalla vita attiva, in un momento confidenziale misto di consapevolezza, rassegnazione, simbolismo e vuoto interiore. Una danza della morte, in attesa di anime per adempiere ai propri doveri, ci svela quegli astratti furori del girovagare solitario e il tentativo di un risveglio interiore di fronte al malessere e al senso di inerzia e impotenza nei confronti delle sofferenze del genere umano.


Programma completo “Giovani Artisti per Dante”