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Create Date28 maggio 2016
Last Updated28 maggio 2016

Forlì Teatro Diego Fabbri, domenica 29 maggio ore 21

Domenica 29 maggio, ore 21 sul palco del Teatro Diego Fabbri a Forlì, l’attesissimo appuntamento con Stefano Bollani e il suo Piano Solo. “Guarda che per come suoni tu, se ti metti a fare jazz in pochissimo diventi il numero uno.” Con questa telefonata il grande Enrico Rava, nel 1996, vent’anni or sono, ha convinto Stefano Bollani a smettere di fare “l’impiegato dei cantanti”, aiutandolo a diventare l’artista che è oggi. Un profetico Rava e in davvero brevissimo tempo, dall’alto di una tecnica prodigiosa e di un estro non comune, la stella di Bollani ha preso a brillare di luce propria.

Musicista, compositore, cantante, scrittore di libri ad argomento musicale e non, autore e attore teatrale, ideatore e conduttore di programmi televisivi e radiofonici. Uno solo, in Italia e forse addirittura nel mondo, può interpretare così tanti ruoli: Stefano Bollani! Si potrebbe pensare ad un artista a cui va a pennello l’arte del travestimento. E forse è anche così. Ma a Stefano Bollani, nato a Milano il 5 dicembre 1972, cresciuto sin da bambino a Firenze e quindi a tutti gli effetti toscano di adozione, una cosa piace soprattutto: mettersi continuamente in gioco.

Jazz non solo e non tanto come genere codificato ma come spazio aperto, nel caso specifico pressoché sconfinato, nel quale far confluire e dal quale far transitare passioni musicali diversissime fra loro: la canzone italiana (con in cima alle preferenze l’amatissimo Carosone), Frank Zappa, il Brasile, il prog rock dei King Crimson, ecc. Ma anche influenze letterarie: per esempio, il Raymond Queneau de Les Fleurs Bleues, che ha dato il titolo a uno dei primi album importanti del pianista. E poi c’è la musica classica: Gershwin, Ravel, Stravinskij, Kurt Weill, interpretati sotto la direzione di Riccardo Chailly, con il quale Bollani ha dato vita a una emblematica “strana coppia”. Già da queste poche annotazioni si capisce bene che riannodare le fila della carriera di Stefano Bollani non è cosa semplice, tanti sono gli intrecci, le deviazioni di percorso, i guizzi improvvisi che l’hanno sino ad ora caratterizzata e che, presumibilmente, l’accompagneranno sempre. Per non farsi mancare nulla, con il nome di Paperefano Bolletta, appare anche in due storie a fumetti del settimanale «Topolino», rivista di cui è stato nominato Ambasciatore.

Infinite e variegate le sue collaborazioni internazionali: Chick Corea, Caetano Veloso, Hamilton de Holanda, Daniel Harding, Paul Motian, Bill Frisell, Hector Zazou, Richard Galliano, Bobby McFerrin, Gato Barbieri, Lee Konitz, Pat Metheny, Martial Solal. Tra queste si colloca il notevole Danish Trio, costituito con il contrabbassista Jesper Bodilsen e il batterista Morten Lund: uno dei piano jazz trios più avvincenti del jazz contemporaneo. Una quarantina i dischi incisi come leader o co-leader, registrati per marchi prestigiosi (ECM, Decca, Label Bleu).

Il recente album Arrivano gli alieni, i cui contenuti possono, in qualche modo, avvicinarsi a quello che potrebbe essere il canovaccio del concerto in piano solo in programma al Diego Fabbri, offre uno spaccato significativo. Nel disco c’è un po’ di tutto: canzonette italiche come Quando quando quando di Tony Renis, un evergreen della musica brasiliana quale Aquarela do Brasil di Ary Barroso, un celebre standard a stelle e strisce come You Don’t Know What Love Is, un classico del soul jazz quale The Preacher di Horace Silver, una famosa pop song dai profumi caraibici come Matilda di Harry Belafonte e via di questo passo, allargando la scaletta a brani originali di varia fattura. In ogni caso meglio non cercare di immaginare prima cosa suonerà, Stefano Bollani non lo sa finché non appoggia le due dita sui tasti e inizia a ripercorrere il suo io, la sua memoria, i suoi sentimenti.

Il concerto è organizzato in collaborazione con il Comune di Forlì e il determinante sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e di Cariromagna.

Info e prevendite: tel. 0544249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti:  
Platea 32 euro (28 ridotto); Galleria 25 euro (22 ridotto). Speciale giovani: 5 euro gli Under 14; under 18 50% ridotto


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