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Create Date15 ottobre 2016
Last Updated17 ottobre 2016

Teatro Alighieri, domenica 16 ottobre ore 20.30 (repliche lunedì 17 e giovedì 20)

Domenica 16 ottobre alle 20.30 al Teatro Alighieri Die lustige Witve (La vedova allegra) conclude la prima serie di tre serate all’insegna dell’operetta, l’omaggio di Ravenna Festival a questo sorprendente genere di teatro musicale per la Trilogia d’Autunno 2016. Su una partitura in gran parte in tre quarti - il tempo del valzer - si dipanano a Parigi le vicende di Hanna Glawari, la ricca protagonista dell’operetta di Franz Lehár al centro delle trame dei propri connazionali, che la vorrebbero risposata in patria (il fantomatico principato del Pontevedro) per evitare il trasferimento all’estero del suo ingente patrimonio. La Vedova torna sul palcoscenico dell’Alighieri il 17 e il 20 ottobre, il 18 replica La contessa Maritza, mentre Il pipistrello è di nuovo in scena il 19 e il 21: tre capolavori che si alternano sullo stesso palco, sera dopo sera, grazie alle produzioni dei più importanti teatri ungheresi che rinnovano la tradizione operettistica tingendo di raffinate suggestioni danubiane l’autunno di Ravenna.

“Questa non è musica!”, è il giudizio che il direttore del Theater An der Wien pronunciò al debutto de La vedova allegra nel 1905, senza poterne però offuscare la grande fortuna, che continua ancora oggi e che fa di quest’operetta un capolavoro conosciuto in tutto il mondo: Lehár stesso volle che l’aspra critica fosse incisa sulla medaglia che ne celebrava la duecentesima replica. Dagli inattesi successi nella Vienna di Freud, Mahler, Schnitzler e Schönberg, La vedova allegra arriva a così Ravenna a completare una trilogia “danubiana” che riunisce tre gioielli creati dai maggiori compositori in questa forma di teatro musicale, l’austriaco Strauss, e gli ungheresi Lehár, Kálmán. Tre operette rappresentate tutte per la prima volta, nel giro di cinquant’anni, sul palcoscenico del Theater an der Wien a testimoniare la fioritura culturale sulle rive del Danubio al tramonto dell’Impero autroungarico.

Una fioritura la cui sorprendente eredità è oggi coltivata e diffusa da realtà come Operettissima, che si occupa di svelare le bellezze dell’operetta al pubblico di tutto il mondo – dall’Europa agli Stati Uniti e al Giappone - con capolavori presentati nella loro forma integrale, ed esaltando quella fusione di teatro, musica e danza, che fa dell’operetta l’illustre progenitore del musical di Broadway e del West End. A Ravenna, le energie e i talenti del Teatro dell’Operetta di Budapest, del Teatro Csokonai di Debrecen e del Teatro di Szeged si uniscono per questa imponente – sono oltre 200 le persone arrivate a Ravenna dall’Ungheria - triplice produzione in esclusiva per l’Italia. Per La vedova allegra saranno ancora una volta impegnati l'Orchestra Filarmonica Kodály, il coro del Teatro Csokonai e il corpo di ballo del Teatro dell'Operetta di Budapest accanto a un cast composto dalle voci di spicco della scena ungherese. Il direttore musicale del Teatro dell'Operetta, László Makláry, e il direttore musicale del Teatro Csokonai, Dániel Somogyi-Tóth, entrambi formatisi alla prestigiosa Accademia musicale Ferenc Liszt si alterneranno sul podio. La regia dello spettacolo è firmata da Csaba Tasnàdi, fondatore e direttore del Vidor Festival.

Info e prevendite (biglietti da 14 a 45 euro): tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org

Alle giornate di Trilogia continuano a intrecciarsi le iniziative de "Il gusto dell'operetta", l'inedita e innovativa programmazione di eventi gastronomici organizzati da CheftoChef emiliaromagnacuochi che vede la realtà ristorativa ravennate impegnata in un omaggio ai grandi prodotti ungheresi e romagnoli. Domenica è l'ultima occasione per scoprire le proposte a tema 'danubiano' di quattro ristoranti cittadini, dove i menu a quattro mani a cura degli chef soci di CheftoChef emiliaromagnacuochi e dagli chef residenti dell'eccellenza cittadina sono accompagnati da musica zigana. All'Acciuga la cucina d'autore porta la firma di Matteo Salbaroli (L'Acciuga) e Vincenzo Cammerucci (Camì di Savio di Romagna); sono invece Marco Pasi (Passatelli) e Pier Giorgio Parini (chef consultant) a creare il menu per l'Osteria Passatelli 1962; al Ristorante Alexander vi attendono Mattia Borroni (Alexander) e Riccardo Agostini (Piastrino Pennabilli). All'ora dell'aperitivo l'appuntamento è invece a Casa Spadoni con Andrea Spada e Marco Cavallucci: presso questo presidio slow food lo "Spilucco Zigano" propone piccoli assaggi e vendita di prodotti in degustazione, dalla salsiccia e salame della pregiata razza suina Mangalica alla Branza de burduf dei Monti Bucegi e le confetture dei Villaggi Sassoni. L'iniziativa "Ungheria e Romagna a tavola insieme", organizzata in collaborazione con Confesercenti e Confcommercio, non si conclude qui: per l'intera durata della Trilogia sarà possibile assaporare una selezione di vini ungheresi in 27 ristoranti della città.


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