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Create Date20 giugno 2018
Last Updated20 giugno 2018

Piazza Unità d’Italia, venerdì 22 giugno ore 18

Nella selva di chitarre elettriche, nella foresta di suoni potenti e distorti del più ribelle degli strumenti, si leva la voce intima e delicata, ma non certo meno accattivante, della chitarra, senza aggettivi e senza fili. Dunque, “non solo elettriche”: perché nel fitto calendario di We Sing the Body Electric dedicato alle 100 chitarre elettriche si staglia un piccolo ma significativo tributo alla chitarra classica, quella che, almeno una volta, tutti hanno imbracciato e provato a strimpellare e che tantissimi ragazzi scelgono come banco di prova per la propria formazione musicale. Saranno, infatti, gli allievi di alcune realtà di formazione musicale del territorio a esibirsi, venerdì 22 giugno – ingresso libero - in piazza Unità d’Italia, alle 18, in un programma che vuole essere un Omaggio ad Alirio Diaz.

Ovvero al grande chitarrista venezuelano, nato nel 1923 in un piccolo centro in mezzo al deserto (La Candelaria, nel territorio di Carora), fuggito dal paese per studiare nella capitale, Caracas, e grazie a uno straordinario talento salito ben presto nei più importanti palcoscenici del mondo, fino ad approdare, nel 1951, nella sua seconda patria, l’Italia, dove all’Accademia Chigiana di Siena è divenuto assistente di Andres Segovia, per poi succedergli in cattedra, e dove, nel 2016 ci ha lasciati. In particolare, a esibirsi saranno gli allievi delle classi di chitarra classica del Liceo Musicale Statale di Forlì, seguiti dai docenti Donato D’Antonio e Steve Figoni; e quelli della Scuola Secondaria di I grado “Silvestro Gherardi” di Lugo seguiti dalla docente Franca Bettoli.

In un programma che spazia da pagine di autori cinque-seicenteschi come Luis de Narváez e Girolamo Frescobaldi al virtuosismo di Niccolò Paganini, dal nitore classico di Franz Joseph Haydn al Novecento storico di Heitor Villa Lobos e Manuel de Falla fino alle architetture contemporanee di Alessandro Spazzoli. Per celebrare la figura di un musicista, meglio, di un maestro che tante energie ha riversato sul palcoscenico ma anche nell’insegnamento: molti sono gli allievi che sono passati dai suoi corsi e che lui, come racconta Franca Bettoli, “ha saputo accogliere sempre con il sorriso sulle labbra, capace di trasmettere loro il desiderio di ‘ricercare la bellezza’. Un insegnamento prezioso per tutti coloro che approcciano la musica e che continua ad essere un esempio per tutti i nostri giovani allievi”.

Ingresso libero. Info 0544 249244 – www.ravennafestival.org


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22 giugno 2018 omaggio ad Alirio Diaz  Download  

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